Facebook nasce come piattaforma di social networking – ed è la più conosciuta ed utilizzata nel mondo. Questo primato, raggiunto nel tempo, ha – naturalmente – suggerito a Zuckerberg e compagni di “mettere a regime” la propria creatura e di cercare di monetizzare in maniera massiccia tramite la creazione di un circuito promozionale e commerciale interno – le famigerate “Pagine fan”, che aziende e brand “aprono” e “spingono” online attraverso le Facebook Ads, inserzioni sponsorizzate a pagamento che ricalcano le sorelle maggiori di Google.
Una ricerca in merito – a firma congiunta Get Satisfaction e Incyte Group, rispettivamente azienda di customer relationship management la prima e di strategic planning la seconda – riporta dati poco rassicuranti in riferimento al mercato statunitense per l’anno 2011:
Le aziende hanno investito la considerevole cifra di circa 3 milioni di dollari nel circuito di cui sopra, a fronte di un trend generale di navigazione che vede gli utenti visitare direttamente il sito web istituzionale dell’azienda, e perlopiù su segnalazione di un amico invece che attraverso gli annunci promozionali.
Dai principali risultati della ricerca emerge che:
- Gli utenti si loggano nei social networks principalmente per “fare” social networking (70,2%) ed in misura minore per interagire con i brands (21,2%);
- Quando gli utenti desiderano avere informazioni prima di procedere ad un eventuale acquisto, si rivolgono direttamente e quasi esclusivamente al sito web istituzionale dell’azienda (89,3%) ed in minima parte attraverso i social networks (21,2%);
- Parimenti, le informazioni relative alle caratteristiche di un prodotto/servizio vengono ricercate rivolgendosi al sito web istituzionale dell’azienda (81,1%) piuttosto che alla pagina aziendale su Facebook (19,9%);
- Gli utenti di Facebook preferiscono avere un’interazione con l’azienda sul sito web istituzionale di quest’ultima – che vorrebbero più simile ad un social network nelle sue funzionalità (ad esempio con commenti e recensioni) – invece di “viverla” come parte della propria social network experience;
- Gli utenti vorrebbero entrare in contatto con un’azienda grazie a posts degli amici su Facebook (64,5%), mentre in percentuale minore lo fa passando per le impressioni ricevute da un’ad (38,2%);
- Le principali ragioni per le quali un utente interagisce con le brand communities sui social networks riguardano la ricerca veloce di informazioni (32,1%) e di risposte dagli altri utenti (21,3%);
- Le principali attività che gli utenti svolgono all’interno delle brand communities sui social networks sono la lettura dei contenuti condivisi dagli altri utenti (32,5%), la condivisione di contenuti in prima persona (19,5%) e la condivisione di contenuti condivisi da altri utenti (18,1%);
- Facebook è il mezzo più utilizzato per condividere contenuti, commenti ed altre informazioni con i propri amici e le proprie reti, sia via news feed (35,1%) che via like (21,3%), mentre le altre piattaforme di social networking sono impiegate molto meno spesso.
Wendy Lea, CEO di Get Satisfaction, riassume così i risultati della ricerca in una uscita stampa: “It’s clear that companies aren’t getting the results they need from investing in social media. Consumers don’t just want to be broadcasted to. They want to engage with each other and companies about products and services they care about. This study validates that social media strategy needs to include authentic customer engagement driven by a branded customer community, and not be viewed and used as yet another digital advertising channel. Getting results from social media is about relevant interactions throughout the customer life cycle”
ovvero (traduzione nostra):
“Appare chiaro che le aziende non raggiungono i risultati dei quali hanno bisogno dall’investimento nei social media. I consumatori non vogliono essere oggetto di pubblicità. Vogliono entrare in contatto con gli altri consumatori e con le aziende in merito ai prodotti ed ai servizi che gli interessano. Questa ricerca convalida che le strategie relative ai social media hanno bisogno di includere il reale impegno dei consumatori guidato da una comunità di consumatori brandizzata che non viene vista ed utilizzata come ennesimo canale pubblicitario digitale. Ottenere risultati dai social media è correlato alle interazioni utili lungo tutto il ciclo di vita del consumatore”
Cosa aggiungere? Niente. Solo fare tesoro e rivedere le proprie strategie promozionali e commerciali veicolate tramite i social media, prevedendo una maggiore e più fattiva partecipazione da parte degli utenti.
Alla finfine, “Customer is the king”: meditiamo…
(fonte: http://allfacebook.com/get-satisfaction-incyte-group_b95617)