Nonostante gli anni duri della crisi e della recessione il valore delle esportazioni di prodotti agroalimentari è cresciuto di oltre il 30% andando ad attecchire anche in quei paesi, storicamente più ostili, come Francia e Regno Unito (quest’ultimo in particolare per le birre artigianali italiane). In base ad una ricerca del Censis nel 2014 il valore delle esportazioni di prodotti alimentari Made in Italy è stato di 28,4 miliardi di euro, un terzo in più rispetto al quinquennio precedente.
Federalimentare ipotizza un volume di fatturato, per i prossimi 5 anni, di circa 50 miliardi. I motivi dell’incremento della richiesta di “italian food” sono molteplici ma i principali sono dovuti ad una ricerca costante da parte di cittadini occidentali di prodotti che, oltre ad essere “buoni”, siano anche biologici (l’italia è leader per imprese biologiche), sicuri e certificati. Inoltre un forte impulso, avverrà anche grazie alla grande esplosione e crescita che sta vivendo il settore dell’e-commerce. Realizzare e possedere un sito di e-commerce permette infatti, a tutte quelle piccole e medie aziende alimentari di alta qualità, di aprire le porte della propria farm ai mercati esteri senza dover passare da canali di distribuzione che in molti casi, per le imprese più di nicchia, risultano inavvicinabili. Tutto ciò crea un rimescolamento delle carte che va a beneficio del cittadino e del mercato nostrano.
Per darvi un idea più esaustiva di seguito postiamo un interessante infografica elaborata da Repubblica: