Quali sono le giuste pratiche da far rientrare nella propria SEO checklist 2021? Quando si parla di SEO si è sempre alla ricerca di nuove dritte e buone pratiche da mettere in atto per ottimizzare i propri testi.
L’obiettivo principale? Vedere riconosciuti i propri sforzi raggiungendo le prime posizioni sui motori di ricerca. Per farlo bisogna costruire la propria strategia SEO e metterla in atto.
Ecco una lista di 12 cose da sapere per fare SEO nel 2021.
1. L’importanza dei meta tag
Siamo nel campo della cosiddetta SEO on-page e i meta tag sono fondamentali da questo punto di vista. Del resto chi ha un po’ di dimestichezza con l’argomento sa che il tag titolo è il primo elemento importante da prendere in considerazione per l’ottimizzazione di un contenuto.
Per ottimizzare il tag del titolo è importante prendere in considerazione la giusta keyword, che deve essere sempre presente.
Importante anche l’ottimizzazione della meta description. Spesso questo elemento viene sottovalutato e si tratta di un errore che non dovrebbe essere commesso. Sebbene non sia un fattore di ranking, aiuta a ricevere più visite.
Attenzione anche all’attributo tag meta robot. Questo elemento è fondamentale per l’indicizzazione del contenuto, poiché il tag noindex blocca i robot dei motori di ricerca, impedendo la scansione del contenuto. Cosa significa? Che se in un contenuto viene inserito questo tag Google non riuscirà a mostrarlo agli utenti.
Tranne nel caso in cui non sia una scelta mirata e giustificata da particolari esigenze, si dovrebbe sempre controllare di non utilizzare questo tag per non vedere rovinata la propria strategia SEO per un errore così banale.
2. Attenzione ai contenuti duplicati
Quando si fa SEO si deve avere sempre ben chiaro un concetto: Google penalizza i contenuti duplicati. Del resto si tratta di una regola semplice che va anche oltre quello che è l’aspetto tecnico dell’ottimizzazione SEO. L’originalità viene sempre premiata ed è importante curare i propri contenuti al fine di apportare valore.
La questione dei contenuti duplicati è decisamente complessa. Innanzitutto si deve sapere che Google potrebbe contrassegnarli come spam, provocando una forte penalizzazione del sito. Ma non solo. L’altro rischio concerne un’eccessiva diluizione delle parole chiave nel sito. Attenzione, quindi, a non duplicare i contenuti, i sottotitoli e i meta tag perché potrebbero esserci delle penalizzazioni.
3. Verifica dell’intento di ricerca di ciascuna pagina
Anche nel 2021 per fare SEO in maniera corretta è importante valutare al meglio l’intento di ricerca. Si tratta di un aspetto fondamentale, che in molti hanno messo da parte per anni e che ora torna centrale.
Quando si scrive un contenuto è necessario focalizzarsi su quello che è l’intento di ricerca. Per questo motivo il suggerimento sempre valido è quello di effettuare una ricerca delle parole chiave, così da andare a scrivere un contenuto esaustivo.
Per farlo, ad esempio, si può andare a fare un’analisi preliminare dei contenuti già posizionati nelle prime posizioni su Google per cercare di capire cosa è stato premiato. Quando si vuole arrivare in prima pagina per un determinato intento di ricerca è necessario sapere cosa scrivere e come ottimizzare il proprio contenuto, tenendo d’occhio anche i competitor e provando a fare meglio.
Del resto gli utenti sono sempre alla ricerca di soluzioni e di contenuti di valore che siano in grado di dare una risposta alle loro domande. Occhio, quindi, a soddisfare queste aspettative.
4. Cura della user experience e dei Core Web Vitals
Cosa sono i Core Web Vitals e perché sono diventati così importanti per la SEO? Da Maggio 2020 Google ha inserito una serie di parametri che servono a valutare la user experience. Questi indicatori sono diventati fattori di ranking da quest’anno e, quindi, influenzano il posizionamento dei contenuti sul motore di ricerca.
Per questo motivo, la cura della UX e delle performance di un sito web è uno degli aspetti che si devono curare quando si fa SEO.
5. Integrazione dei vecchi post
I vecchi contenuti che sono presenti sul proprio sito non devono essere abbandonati e messi nel dimenticatoio. Alcuni di essi sono potenzialmente un’ottima fonte di traffico organico e vale la pena rivederli e integrarli per migliorarli e far scalare loro delle posizioni.
Questo consiglio viene spesso dimenticato, eppure può dare degli ottimi risultati che possono essere comprovati con qualche semplice prova sul proprio blog o sul proprio sito.
6. Aggiunta del Markup Schema
Altro aspetto fondamentale per migliorare la propria strategia SEO è quello dell’aggiunta del Markup Schema. Di cosa si tratta? Di un codice che permette ai motori di ricerca di capire il contenuto che si posta.
Non è l’unico vantaggio, perché grazie al Markup Schema è possibile dare agli utenti dei risultati di ricerca pertinenti.
Il Markup Schema è facilmente inseribile sul proprio sito web anche attraverso dei plugin WordPress che possono essere scaricati e installati gratuitamente.
7. Utilizzo dell’AMP
Le Accelerated Mobile Pages sono molto utili quando si fa SEO. Si tratta della soluzione perfetta per chi usufruisce dei contenuti web soprattutto da smartphone dato che l’AMP permette di ridurre al minimo il contenuto di una pagina, rendendola leggera e facilmente accessibile anche da mobile.
Bisogna sottolineare che non si tratta di un fattore diretto di ranking ma, ad ogni modo, la velocità del sito lo è e AMP è utile proprio per velocizzare il caricamento delle pagine web. Da qui si intuisce la sua importanza.
8. Importanza dei link interni
Spesso si pensa che in una strategia SEO si debba dare importanza solo ed esclusivamente ai cosiddetti link esterni eppure non è così. Anche i link interni, pensati per correlare tra loro diversi contenuti, sono fondamentali.
Quando si parla di link juice si deve cercare di fare di tutto al fine di migliorare le correlazioni tra contenuti interni al proprio sito oltre che fare attenzione ai backlink.
A tal proposito è utile ricordare di controllare ed eliminare eventuali errori 404 dovuti a link corrotti o contenuti cancellati.
9. Verifica del sito su Google Search Console
Anche questo punto viene spesso sottovalutato eppure può portare dei benefici notevoli al proprio sito e al suo posizionamento. Si tratta, del resto, del primo ed essenziale step per apparire su Google. Non si dovrà perdere tempo prima di verificare il proprio sito su Google Search Console.
10. Inserimento della Sitemap
Anche questo step è fondamentale. La mappa del sito aiuta la comprensione dello stesso. Per questo motivo, subito dopo aver verificato il proprio dominio su Google Search Console non si dovrà perdere tempo e si dovrà inserire la propria XML Sitemap così da agevolare il lavoro di posizionamento.
11. Verifica degli errori di scansione e di indicizzazione
Grazie a Google Search Console sarà possibile avere dei rapporti completi e scovare eventuali errori di scansione e di indicizzazione che andranno corretti. Non solo. Sarà anche possibile visionare l’elenco di URL che vengono indicizzati, URL con avvisi e URL completamente esclusi dai risultati di ricerca.
12. Upgrade a Google Analytics 4
Di GA4 se ne parla davvero tanto in quest’ultimo periodo ed è necessario andare a capire perché è utile effettuare un upgrade.
Si tratta di una versione migliorata di Google Analitycs che integra l’AI e permette di usare al meglio anche Google Ads.
Inoltre GA4 migliora il monitoraggio delle pagine e dei rapporti. Non si deve fare altro che passare a questa nuova versione.