Nel 2017 Hubspot ha pubblicato uno studio sulle aspettative degli utenti per quel che riguarda i contenuti web. Su un campione di 3000 persone, sparse tra Stati Uniti, Germania, Colombia e Messico, il 53% degli intervistati ha risposto di aspettarsi un maggior numero di contenuti video e parlando esplicitamente di marketing, il 54% ha dichiarato di apprezzare maggiormente i video, tra i tanti contenuti condivisi dai propri brand preferiti.
Come spesso accade le proiezioni di crescita si sono rivelate veritiere e ad oggi ci troviamo a parlare di un fenomeno in continua ascesa come il digital marketing video.
Ma per quale motivo i video hanno assunto un ruolo così importante all’interno di una strategia di comunicazione?
La comunicazione video permette di veicolare un messaggio che rimane fortemente impresso nella memoria dell’utente. Studi di settore hanno dimostrato che il ricordo di un video che ha colpito il nostro interesse, è in grado di riecheggiare nella nostra mente per ben 30 giorni e che il nostro cervello è in grado di processare un contenuto video, 60.000 volte più velocemente rispetto ad un contenuto di testo. Ma più semplicemente, perché alle persone piace guardare i video!
Va specificato che l’interesse degli utenti non si limita ad un mero discorso quantitativo, bensì ad una crescente richiesta di qualità tecnica e contenutistica. Una qualità tecnica sempre più facile da raggiungere, grazie alla quantità di strumenti sempre più performanti presenti sul mercato.
Le piattaforme social hanno recepito questo trend e già da qualche anno hanno aggiunto i video alla loro offerta, basti pensare alle Instagram Stories, all’IGTV e alle dirette Facebook.
Se prima i video erano pensati con il solo scopo di generare entertainment, ora sono un potente strumento per veicolare informazioni.
Da una ricerca effettuata nel 2017, il 95% degli utenti online ha guardato video informativi per conoscere meglio un brand e l’81% ha dichiarato di essere stato influenzato da un video per l’acquisto di un prodotto. Nel 2018 i dati sono stati confermati: l’85% degli intervistati ha dichiarato di continuare a preferire i video per avere maggiori informazioni su un brand.
A differenza dei tanti strumenti di comunicazione che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni, i contenuti video hanno un pubblico del tutto trasversale. Da un sondaggio effettuato nel 2018 da Digital Coach, su un campione di 632 persone intervistate, gli utenti che guardano video più volte al giorno appartengono per il 70% alla fascia d’età 18-24, il 63% alla fascia 25-30 e il 56% alla fascia 31-36, seguiti a ruota dalle fasce 37- 44 e oltre i 45, con rispettivamente il 50% e il 38%.
Per quel che riguarda i contenuti, la ricerca evidenzia un dato di crescita interessante per i video legati a brand e aziende, secondi solo al ben noto fenomeno mediatico legato alla figura dell’influencer.
Alla luce di tutte queste informazioni, viene spontaneo domandarsi: come possiamo utilizzare i video all’interno di una strategia di comunicazione vincente?
Prima di entrare nel merito, è bene ricordare che i video sono uno strumento al servizio di una strategia più ampia e articolata e non il contrario. Prima d’inserire uno o più video all’interno di un funnel, è necessario stabilirne le finalità e le tempistiche di utilizzo.
Quando parliamo di video legati a brand o aziende dobbiamo pensare a quali obiettivi vogliamo raggiungere e a calibrare il linguaggio audiovisivo a seconda del pubblico a cui ci stiamo rivolgendo.
Quali obiettivi possiamo raggiungere?
L’utilizzo di un video può avere molteplici scopi: promozionale, informativo, d’incremento della brand awareness e di leads generation
Un video promozionale può essere la strada più sensata da percorrere se il nostro obiettivo è quello di vendere un prodotto o un servizio. A differenza degli spot televisivi, che hanno una durata imposta di 30 secondi, un video creato per circolare sul web non ha limiti di durata, se non quelli dettati dal buon senso, e comporta un costo di diffusione decisamente più basso con un margine di misurabilità dei risultati decisamente più alto. Secondo i dati apportatati da Nielsen, un prodotto ben comunicato può vendere fino al 23% in più.
I video informativi generalmente hanno un taglio istituzionale e possono essere creati anche con lo scopo di fornire informazioni pratiche sull’utilizzo di un prodotto. Molti brand sfruttano questo tipo di formato in sostituzione del libretto d’istruzioni, a volte più difficile da far digerire rispetto ad un video, che in pochi minuti dà la possibilità di illustrare utilizzi e benefici. In una fase di pre-acquisto, soprattutto quando si possiede un e-commerce, un video informativo può assurgere a ruolo decisivo incidendo sull’intenzione di acquisto. Stando ai dati presentati da ComScore, il 64% degli utenti è più predisposto a compiere un acquisto online dopo aver visto un video esplicativo.
Quando parliamo di incremento della brand awareness, creare un video presentazione aziendale sembra essere la scelta migliore se si vuole entrare nel cuore e nella mente delle persone. Attraverso un video è possibile creare un rapporto empatico con il cliente finale: mostrare le persone dietro l’azienda può generare emozioni positive attraverso un racconto da cui emergano i valori aziendali e una storia fatta di duro lavoro e sogni realizzati. Immagini che riescono a rendere più delle parole scritte e che meglio rispondono ad una richiesta di coinvolgimento emotivo.
Con lead generation s’intende l’insieme di attività di marketing finalizzate a generare contatti in target con i nostri obiettivi. Utilizzare i video per la leads generation è senz’altro l’attività più valida e diffusa del momento. Quando si tratta di ottenere conversioni, il 76% delle aziende dichiara che i video sono uno degli strumenti che ottengono un maggior ROI.
Ma facciamo un esempio pratico di come possiamo sviluppare una strategia di lead generation utilizzando i video come strumento principale.
Siamo stati contattati da un’azienda con la necessità di ottimizzare il processo di reclutamento di figure commerciali per il proprio organico. Per raggiungere il nostro obiettivo, ovvero il contatto telefonico diretto dell’agente, abbiamo sviluppato un funnel basato sul livello di interesse e di consapevolezza dell’utente finale.
Attraverso questa struttura a diagrammi abbiamo ipotizzato le possibili azioni del nostro target, generando messaggi ad hoc, al fine di accompagnarlo nel processo decisionale con l’intenzione di prevedere e instradare le sue scelte in base ai materiali proposti.
Il primo step del funnel consisterà nell’ideazione di una campagna di advertising sui principali canali (Google, Facebook, Instagram, Linkedin) con call to action finalizzata all’atterraggio su una landing page dedicata.
Per massimizzare il risultato abbiamo pianificato la realizzazione di 4 video, ognuno dei quali verrà visualizzato all’interno di una landing page, da inserire all’interno del diagramma di flusso. Brevi, diretti e sotto forma di video interviste, i video saranno concepiti con l’obiettivo di ottenere il risultato sperato con il minor numero di mosse.
Ogni video produrrà due segmenti di apertura, due di chiusura e un blocco messaggio diversificato in base al livello di stratificazione del funnel.
Tipologia video e processi di scelta:
- Video Value Proposition (ingaggio)
Il CEO illustra le esigenze dell’azienda illustrando i valori, la mission e i benefici che l’azienda può fornire ai suoi dipendenti
Obiettivo: illustrare problemi e necessità
- Video Benefit (valore economico)
Il CEO spiega i benefici economici degli agenti che già lavorano in azienda
Obiettivo: comunicare i guadagni attesi rispetto ai propri competitors
- Video Formazione (valore sociale)
Il CEO illustra il percorso formativo attivo in azienda.
Obiettivo: comunicare il percorso di formazione continua che l’azienda offre ai suoi dipendenti
- Video Testimonianze (Social Proof)
Gli agenti forniscono la loro testimonianza a sostegno di quanto detto nei video precedenti
Ad ogni mancata azione corrisponderà un’attività di remarketing commisurata al livello raggiunto all’interno del funnel.
In questo caso, costruire un funnel è stato il modo migliore per esser certi di massimizzare al meglio uno strumento potente come un video, perché attraverso una visione strategica d’insieme abbiamo avuto la possibilità di misurare e modulare i tempi di azione.
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